Wednesday, 15 April 2009

non è routine

la routine è relativa.
un intervento di routine è di routine per il medico, non per il paziente, né per i parenti del paziente.
la routine non è la sala d'attesa dell'ospedale per 9 ore. non è l'ultima ora in cui friggi perché il chirurgo non esce e le 6 ore previste per l'intervento sono bell'e che passate. non è il corridoio della terapia intesiva da dove, dietro un vetro, osservi le facce dei medici intorno a un letto per cercare di capire com'è la situazione. non è interpretare i ritardi degli aggiornamenti giornalieri da parte dei dottori di turno, immaginando che se non escono è perché c'è qualcuno che sta male... chi è quel qualcuno? non è fissare da lontano un torace per verificare che si alzi e si abbassi. non è vedere tubi che entrano e escono da tutte le parti e 5 flebo appese di fianco al letto.
la routine non è rimanere tranquilli anche quando per 3 giorni di fila ti dicono che il prossimo passo è il reparto e invece resta in ostaggio in terapia intensiva. «I motivi non sono clinici, non c'è posto di sopra», dicono, ma in fondo a immaginare il peggio ci vuole poco.
Forse la routine è quella del monologo finale di Trainspotting, forse è anche un po' meglio... ma in sti giorni nulla era routine. nemmeno la stanchezza alla sera.

No comments: