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Friday, 10 October 2014

L'elogio alla pallavolo da una cestista.

C’è da dire che se c’è una maglia azzurra io seguo, fatta eccezione per il carling… o forse no, ho guardato anche quello.

Mi trovo a guardare questa emozionante Nazionale femminile (la N maiuscola non è un caso) e a trovarmi sorridente e coinvolta, ammissione non facile per una baskettara convinta che le uniche volte che ha giocato a pallavolo è stato durante le ore di educazione fisica alle superiori (ovviamente il muro era la mia unica specialità), per l’unico motivo che le ragazze non giocavano a basket… Oppure in spiaggia, perché sulla sabbia la palla non rimbalza.

Prima fra tutte Lo Bianco, per due motivi: quello serio, ciò che ha passato, quello stupido, è un ’79, ottima annata, chiaramente. ;)
Quasi una nonna, sportivamente parlando, che si comporta da cameriera perfetta, servendo pizze a destra e a manca con la lucidità di un servizio di porcellana appena pulito.

Poi in ordine sparso:

Bonitta, che indipendentemente da come andranno le final 4, vince a mani basse il Master Chef della pallavolo. Cambia ingredienti, ehm, giocatrici, e le centillina dosando ogni minima risorsa. Praticamente la panchina per lui è il ripiano delle spezie. Le ragazze giocano tutte e tutte bene.

Chirichella, che mette giù qualsiasi cosa ed è talmente giovane che in america non le fanno nemmeno ordinare una birra al banco, ma ci pensa Diouf, che ne ha appena fatti 21 e offre da bere a tutte.

Arrighetti, un’altra delle ‘vecchie’, che tanto vecchia non è, ma ha esperienza da vendere, grinta da vendere e chiaramente un passato da ballerina classica (ci manca solo che scattarri e sputi per terra).

Del Core, usando le parole del commentatore americano dell’unico streaming decente che ho trovato: “De’ Core (vi risparmio come pronunciava Chirichella), only 1.80m, you don’t need to be a giant!”, ma lei è un gigante, con 180 centimetri di cuore, d’altro canto con un nome così, non ci si può aspettare niente di meno, il cuore di Napoli.

De Gennaro: liberi tutti, liberi tutti… Cardullo l’ho rimpianta tanto quando sono andata a  vedere gli ottavi alle Olimpiadi 2012 e sono felicissima sia tornata, ma sta De Gennaro dov’era? Perché ci siamo portati una Croce? (Non me ne voglia Croce, ma mi ha fatto soffrire tanto).

Caterina Bosetti, che non so quale delle due sorelle sia, ma tanto il cognome è una garanzia. I genitori probabilmente stanno vendendo il DNA.

Piccinini, perché sia che entri in momenti importanti che le tocchi stare in campo con le giovincelle della seconda linea per far riposare il sestetto iniziale, ha sempre un sorriso e un incoraggiamento pronto. E poi quando serve, la mette giù anche lei.

Centoni, perché sembra sempre che le servano un paio di minuti per capire che la partita è iniziata, ma poi non ce n’è più per nessuno.

Costagrande che secondo me dovrebbe essere sponsor ufficiale di qualche catena di fai da te, per i muri che fa.

Ferretti, che non avevo mai sentito nominare, ma che fa il possibile perché non si noti che Lo Bianco è in panchina, compito tutt’altro che facile.

E Folie che sembra ferma fino alla fine, poi la palla non la vedi più ed è per terra dall’altra parte.

Che bello vedere gli allenatori in tuta, e non in giacca e cravatta, anche se si vede l’ascella pezzata.
Che bello vedere tutte ste facce sorridenti, certo, quando si vince è più facile, ma sembrano sorrisi sinceri, di chi si sta divertendo parecchio e sta facendo divertire il pubblico.

E poi il pubblico del Forum, che ve lo dico a fare… In quel palazzetto ci ho visto l’Olimpia vincere lo scudetto contro Bologna nel ’96.

Ho solo una ed una sola critica, a quello che metteva gli stacchetti musicali: i One Direction nooo!

Tuesday, 27 April 2010

london marathon 2010

Sunday, 31 August 2008

Friday, 15 August 2008

Human Rights for China - False Start



This cartoon is hard hitting and may not be suitable for younger children


For the other videos see Amnesty International UK Website

Thursday, 7 August 2008

pechino 2008

io amo le olimpiadi... le ho sempre amate. affascinata fin da piccola da questo evento della durata di due settimane o poco più in cui migliaia di atleti da tutto il mondo e di tutte le specialità (e di tutte le specie!) si affrontano rappresentando sì il loro paese di appartenza, ma soprattutto se stessi. anche negli sport di squadra, che io prediligo per la mio indole cestista of course, esiste un'individualità ben definita... nel basket si dice che la prima cosa, con o senza palla, è l'1vs1 con il tuo avversario, nulla di più vero. :)
un atleta sfida se stesso, i suoi limiti. lo sport è una metafora perfetta per qualsiasi situazione di vita si presenti alla tua porta: opportunità, scelte, vittorie, sconfitte, errori, miracoli, tiri all'ultimo secondo... ricordate la pubblicità della swatch? time is what you make of it (spot su youtube).

eppure quest'anno sono in lotta... perché il paese ospitante, la cina (notare il nome ufficiale di questo paese: People's Republic of China, che ipocrisia) è ufficialmente una dittatura... come si sia potuto concedere il permesso di ospitare i giochi olimpici ad un paese del genere è un mistero. de coubertain avrebbe da ridire, visto il significato di questa manifestazione.
ma siamo nell'era delle contraddizioni e questa è solo una delle tante.

domani la cerimonia di apertura... seguirò o non seguirò?
il fuso orario e il fatto che né la maschile (non difenderemo l'argento di atene, sigh) né la femminile di basket si siano qualificate, mi aiuteranno a seguire meno, ma a qualcosa servirà? temo di no.

Free Tibet un paese che censura la bbc e amnesty international, un paese che controlla la propria stampa, un paese che non permette al suo popolo di conoscere la situazione in cui vive, un paese in cui la ricchezza di pochi è ricavata dalla fatica di molti poveri, un paese che si permette di negare la libertà a un popolo, quello tibetano, che la reclama in maniera pacifica e che viene represso con la violenza, un paese che viola i diritti umani...

e mi permetto di dissentire con il sig. Petrucci che una volta ancora delude... «lasciar fare la politica ai politici»? la politica è roba nostra, la politica siamo noi. con lo sport si può manifestare.

Tommie Smith e John Carlos lo fecero sul podio di Mexico City nel 1968, alzarono il pugno.

La libertà d'espressione deve esistere e resistere, perché senza di essa assecondiamo la nostra pigrizia e lasciamo che il cervello si adagi, senza ponderare le scelte, seguendo la massa (che non sempre va nella direzione giusta!)...
il mondo sarà sempre un eterno 1vs1, battersi sportivamente non può essere sbagliato. seguire le regole per battere i record, per migliorare e migliorarsi, per rompere gli schemi, per scoprire che le regole a volte sono sbagliate e vanno riscritte
(come alcune leggi), per essere padroni della propria vita, per viverla al meglio, insieme agli altri, nel rispetto di tutti..

queste non saranno le mie olimpiadi...

Monday, 16 June 2008

@ bibione 3vs3 2008

playing in rain... i'm playing in the rain...

Il clima non è stato dalla nostra... venerdì notte in tenda si gelava, sabato abbiamo giocato a tratti sotto l'acqua, ma alla fine domenica mattina, prima delle finali, il sole ci ha permesso un salto in spiaggia, sole e bagnetto prima dell'ultima fatica.
Ho i muscoli a pezzi, ma come al solito ne è valsa la pena.

il mio weekend progettato attorno a questo evento non è andato come avevo pensato, causa meteo, principalmente, e causa impegni di chi si muove, per lavoro e non... da qualche parte del mondo ci si incrocerà pure... per più di poche ore... o no?

pregherei di notare la luce e l'abbigliamento tipico dell'estate italiana! :S

Tuesday, 15 April 2008

la mia prima volta...

...su youtube. hope you enjoy it. :)

Sunday, 16 March 2008

il basket a londra e altro

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4 feb 2010 - UPDATE
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Per tutti quelli che mi mandano mail su dove giocare a basket a londra:
vi consiglio London Chalk Farm Basketball.
Compilate questo form per contattare Dave e richiedere le date per quando vorreste giocare:
http://spreadsheets.google.com/viewform?key=pcl4ye1KdOG5ex4vmPeRGaA&hl=en_GB
C'è gente un po' da tutto il mondo, il livello è buono, la struttura anche (campo in parquet, spogliatoi con docce e tutto) e la gente amichevole (cioè, quando si gioca si gioca, poi una biretta tutti insieme).
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penso si fosse capito che il mio non era un periodo di gran forma. non sono ancora tornata ai fasti di una volta, ma qualche inizio di primavera si intravede anche nel mio nuovo stile di vita...


tanto per cominciare, cosa fondamentale, ho trovato un campettino da basket a un quarto d'ora a piedi da casa mia. il court è messo bene, ci sono due campi in asfalto, semi-regolari, con tutti e 4 gli anelli attaccati ai rispettivi tabelloni. le retine ovviamente non esistono più (ammesso che siano mai state presenti), ma non importa... ogni tanto ti chiedi se la palla è entrata e alla fine lo capisci più per come hai tirato che per quello che hai visto!
inaugurazione del "parquet-d'asfalto" avvenuta sabato: sono stata stracciata in 1vs1, sconfitta a campana e pure nella gara da 3. il mio avversario era Francesco-il-romano, una new entry. il tipo ci sta dentro di brutto, bella personcina e sa pure giocare. :)
ora vediamo se riusciamo a replicare, perché io voglio la rivincita!

ovviamente non c'era nessuno che faceva due tiri... solo 4 ragazzetti che giocavano di fianco a noi... a calcio, ovviamente! :(

va beh... questo era il weekend pre-st. patrick's-day (domani 17 marzo, per la cronaca). l'usanza vuole che la gente si ubriachi (più del solito) e arrivano racconti di gente che confonde wc con vasche da bagno e altre storie da volta stomaco. in casa mia sembriamo averlo superato indenni e semi-sobri...

stay tuned... così, perché mi piace l'espressione!