La lunghezza di questo post potrebbe essere imbarazzante...
Facciamo che segno titoli e capitoli così chi ha fretta si legge solo quello che vuole (che potrebbe essere anche solo i titoli!).
1. Rientro in Italia (28 sett / 4 ott). Non ho avvisato quasi nessuno del mio passaggio solo perché sapevo che non avrei avuto tempo per salutarvi tutti. Quindi chiedo scusa a tutti quelli che non sono riuscita a vedere.
2. Gita a Bologna. Alice è stupenda! Attendo la foto testimonianza che zia-gine c'è! ;)
In più la road trip è stata piacevole grazie alla compagnia del viaggio!!! Very honored, girl.
3. La posta / La banca / La posta. Praticamente questo è stato il mio modo di passare i giorni in Italia.
4. Il ritorno. Mi hanno accompagnato mamma e fratelli, ovvero la famiglia Ferraro in viaggio. Risultato: aereo preso per un pelo e un lancio del ciuccio durante il volo. Il giro turistico per Londra durato 5 faticosissimi, ma per fortuna piacevoli, giorni ha incluso: neologismi britannici inventati dalla mamma, tazzoni di caffè da Starbucks, camminate infinite, appuntamenti mancati, il concerto di Muti che dirige la Chicago Synphony, metropolitane chiuse, nemmeno una goccia di pioggia, la guida della città, rilegata anni fa con tanto amore da papà Vince, dimenticata in un McDonald's, parchi e strade della city, non sempre raggiunti volontariamente.
5. Questione lavoro: ho ricevuto 2 telefonate da un'agenzia che seleziona personale per il settore dell'Information Technlogy, settimana prossima spero di avere qualche colloquio. (Bella la prima telefonata col tizio... non ricordavo di aver mandato il curriculum a quest'agenzia... doh2!)
Ok. Let's start.
1. Parto venerdì 28 da Stansted, arrivo a Bergamo Orio al Serio, devo incrociare il papà di Elena che mi deve lasciare quello che Ele aveva dimenticato in Italia nella visita precedente. Ho la descrizione del babbo-Manenti, ma nessuno gli corrisponde... Finché non vedo un ragazzo con in mano un foglio e stampata c'è la mia foto con Ele!!! Una foto segnaletica per riconoscermi! E' uno dei fratelli, mi consegna la robbbba, ehehe, per la velocità con cui abbiamo effettuato la consegna, sembrava davvero contrabbando! Ci presentiamo e ci salutiamo velocemente, mi offre un passaggio a Bergamo, ma devo andare a Milano!
Esco e vedo "Orio Shuttle", ma non c'è l'autista... penso che io ho fatto il biglietto a Stansted perché il pullman partiva alle 7... caxxo, sono le 7! Allora non è quella! Mi giro e vedo il pullman Terranova (se non ricordo male), sta partendo! Zaino in spalla e scatto felino, il ragazzo che c'è sulla banchina frena l'autista e mi fa salire, lo ringrazio dicendo THANK YOU e poi mi ricordo che sono in Italia! L'autista è piuttosto sportivo e mi ricorda i bus driver della capitale inglese, solo che lui non sembra arrabbiato con nessuno. Probabilmente sogna solo di guidare a Monza. Morale della favola Aeroporto di Bergamo-Milano Stazione Centrale: 50 minuti! Mio fratello era partito prima da Pavia e praticamente siamo arrivati in contemporanea!
Cena, saluti in piazza e alla Vaccì "allergicata".
Vi vorrei descrivere le facce della Sarda e della Vaccì quando mi hanno vista... un fantasma fa lo stesso effetto??? Praticamente era come se non fossi mai partita. Che strana sensazione. I due mesi che a Londra mi erano sembrati tamto tempo, un po' per la vicenda della casa, del lavoro, un po' per la mancanza di routine, un po' per chissà cos'altro, si sono dissolti in un secondo e gli "ape-gine" di saluto sembravano robe della sera prima!
Eppure riabbracciare le persone è più bello se arrivi da un po' più lontano del solito e se non le vedi da un po' più tempo del solito.
Sabato caffè. Grazie a chi c'era e grazie della super-bomboletta spray per pulire il carpet, ancora non ho avuto tempo di testarla, ma lo farò! Un salto a Stradella e uno a Redavalle, un tour in Oltrepò non me lo sono negato.
Domenica tranquilla (anche se l'aperitivo non poteva mancare). Lunedì è cominciato il ping pong tra banca e posta per questioni burocratiche... bello il container della posta centrale! :S
Va beh, insomma, direi che in quei giorni ho fatto le commissioni. Punto.
2. Meta: Bologna. Dopo le tante promesse fatte agli sposini bolognesi di andarli a trovare, decido di farlo quando ho pochi giorni per stare in Italia... sono un genio. Ma il motivo c'è: Alice. E' nata il 1° settembre, quindi devo andare a darle il benvenuto su questo pianeta anch'io! La buon'anima di Carlotz accetta di accompagnarmi in questo tour... pensavo in un paio d'ore di viaggio di arrivare... invece ce ne mettiamo 2 e mezza abbondanti (ho saltato il cartello "Padova", "Gine, occhio, non si vede, fa attenzione", infatti... l'ho saltato). Quando arriviamo Alice ha appena finito di mangiare, ha fatto il ruttino e mamma Irene me la piazza in braccio senza timori, la bimba non fa una piega, dorme, la mamma è da qualche parte lì vicino e le basta. Noi mangiamo e lei dorme, noi chiacchieriamo e lei dorme (non l'ho sempre tenuta in braccio, tranquilli, va beh che è piccola, ma non ho due braccia così!). Poi è il turno di Carlotz. Anche lì, braccia promosse. La piccola gradisce.
Salutata Irene ci avviamo verso Bologna, piccola deviazione in centro, Torre della Garisenda e Torre dell'Asinello, piazza Maggiore e Emanuela Pierantozzi, olimpionica di judo. Giaggià, grazie all'artista Carlotz faccio questa conoscenza (perché dopo il judo la Pierantozzi mi diventa scultrice). Diciamo che ci offre da bere e non osiamo contraddirla, perché vabbè le spalle da pallanuotista di Carlotz, ma vi assicuro che il fisico della judoka incute un po' di paura!
3. Oltre al banca/posta/banca, sono riuscita a stampare un mini portfolio (che tra l'altro non ho ancora impaginato). Mercoledì partita dell'Italia (EUROBASKET FEMMINILE), davanti alla tv: io, Silvia e mio papà (a tratti, lui è di quelli "Papà vuoi vedere la partita?", "Se è bella sì"... ma io che ne so se è bella quando non è ancora cominciata?!?). Comunque non è stata bella... siamo state eliminate dalla Bielorussia (poi arrivata incredibilmente terza).
Vedi Nu perché sei il mio play preferito??? ;) Zara mi ha delusa, senza benzina da quasi subito... :(
4. Momento dei saluti, di nuovo! Silvietta mi accompagna dall'allergicata (ma già migliorante) Vaccì, poi saluto anche lei. Riesco anche ad accompagnare il babbo a comprare un nuovo cellulare (per la cronaca Enri: non rimane tutto nero lo schermo... rimane non illuminato, ma con le scritte!).
Comincio a fare le valigie. Il progetto è: siamo in 4 a viaggiare, ma i miei si fermano 5 gg, quindi 3 valigie sono per me e una per loro, tanto hanno anche i bagagli a mano. Morale: ho portato su anche la trampuntina gentilmente offerta da Boo&Sara, yes!!! c'è stato tutto... ho solo dimenticato la tavoletta ottica! Ma il canestrino campeggia in camera!
Il viaggio della family: partiamo alle 7 da casa, il volo è alle 10, a Bergamo. Peccato non aver calclato l'ora di punta della tangenziale milanese!!!
Guido io (altrimenti mi innervosisco). Coda sulla statale, coda in tangenziale. Alle 8.53 siamo alla barriera di Milano, l'agitazione in macchina era salita abbastanza... il check-in chiude 40 min prima del volo, vuol dire 9.20. Vedo l'indicazione per l'autostrada Torino-Venezia... ovviamente entro nell'ultimo casello per l'uscita di Agrate e me ne accorgo solo quando vedo 1,40 € sul display! NOOOOO deve'essere 1,80! La vocina di mio fratello dietro... "Gine, abbiamo sbagliato casello"... PORCA PALETTA! Esco ad Agrate, faccio un giro inutile, con manovra da ritiro della patente, seguendo il cartello depistante "aeroporti", rientro in coda ad Agrate, riprendiamo l'autostrada, qui si viaggia e non si può sbagliare, arriviamo davanti all'areoporto, ore 9.17 siamo al check-in, praticamente lanciamo le borse sul nastro, l'hostess ci consegna i biglietti e ci dice 9.20 all'imbarco, chiamo mio papà e gli dico di non parcheggiare perché noi stiamo passando dal via e non riesce a salutarci. Va beh, ci siamo risparmiati le fastidiose attese in aeroporto.
Saliti sull'aereo siamo sull'ala e Andrea soffre un po' il volo... in più in fase di discesa il pilota fa due o tre giri prima di scendere e il bimbo che è due file dietro di me si spazientisce e decide di lanciare il ciuccio! Una mira pazzesca, un futuro cecchino dalla linea dei 6,25, tira, colpisce il poggia testa del sedile davanti al mio (tabellone) e finisce ai miei piedi... io non ho realizzato immediatamente cosa fosse, ma quando mi sono abbassata per raccogliere l'UFO (oggetto non identificato) e ho visto essere un ciuccio... beh, non ce l'ho fatta a non ridere, mentre restituivo il proiettile alla mamma!
Atteriamo sul suolo della Regina amante del gin e porto la family a casa mia. I commenti della mamma sulla casa sono stati assenti (pessimo segnale), ma sulla camera credo che abbia valutato un 6, 6+.
Del giro turistico vi risparmio i dettagli, abbiamo visto le solite cose: National Gallery, British Museum, blablabla... però sabato siamo stati fortunati... Ele, musicista, mi aveva detto che c'era Muti che dirigeva la Chicago Synphony. Mamma e fratellino sono patiti di musica classica... il biglietto costava "solo" 65£, ma arrivando in ritardo e trovando una ragazza simpatica e gentile alla cassa succede anche che ti siedi al posto da 65£, platea, pagandone £15 e nell'intervallo ti becchi pure la sciura ottantenne o giù di lì che mio fratello conosce perché... VA ALLA MOTONAUTICA DI PAVIA!!! MA DAI!
Comunque: concerto spettacolare, io non avevo mai ascoltato qualcosa di classico dal vivo... la Chicago Synphony diretta da Muti... ora me la posso anche tirare un po'! ;) E quello stupidotto di mio papà, che adora la musica classica, è rimasto a casa!!! Mi sa che ha rosicato un po'. Anche perché (solito tatto della famiglia Ferraro) appena ho preso i biglietti la mamma ha mandato un sms al Vince "Stiamo entrando a sentire Muti" che caRRRRRina!
Altre cose: la mamma ha chiesto la chiave in hotel alla reception chiamandola DEFT, e nessuno di noi sa da dove gli è uscito DEFT. Si è bruciata la lampadina in camera e si è presentata, sempre alla reception, con un "It is no light in the bedroom", però ci è andata molto vicina, grande! Il fratellino ha ordinato qualcosa da mangiare ed è arrivato qualcos'altro. Abbiamo scoperto che lentil sono le lenticchie. Carlo non ha problemi a farsi capire nemmeno in Inghilterra, ma gli inglesi non gli sono simpatici, fa schifo come mangiano e gli fanno passare ai raggi X le scarpe in aeroporto!
5. Del lavoro ho detto tutto nel titolo/riassunto!
Facciamo che segno titoli e capitoli così chi ha fretta si legge solo quello che vuole (che potrebbe essere anche solo i titoli!).
1. Rientro in Italia (28 sett / 4 ott). Non ho avvisato quasi nessuno del mio passaggio solo perché sapevo che non avrei avuto tempo per salutarvi tutti. Quindi chiedo scusa a tutti quelli che non sono riuscita a vedere.
2. Gita a Bologna. Alice è stupenda! Attendo la foto testimonianza che zia-gine c'è! ;)
In più la road trip è stata piacevole grazie alla compagnia del viaggio!!! Very honored, girl.
3. La posta / La banca / La posta. Praticamente questo è stato il mio modo di passare i giorni in Italia.
4. Il ritorno. Mi hanno accompagnato mamma e fratelli, ovvero la famiglia Ferraro in viaggio. Risultato: aereo preso per un pelo e un lancio del ciuccio durante il volo. Il giro turistico per Londra durato 5 faticosissimi, ma per fortuna piacevoli, giorni ha incluso: neologismi britannici inventati dalla mamma, tazzoni di caffè da Starbucks, camminate infinite, appuntamenti mancati, il concerto di Muti che dirige la Chicago Synphony, metropolitane chiuse, nemmeno una goccia di pioggia, la guida della città, rilegata anni fa con tanto amore da papà Vince, dimenticata in un McDonald's, parchi e strade della city, non sempre raggiunti volontariamente.
5. Questione lavoro: ho ricevuto 2 telefonate da un'agenzia che seleziona personale per il settore dell'Information Technlogy, settimana prossima spero di avere qualche colloquio. (Bella la prima telefonata col tizio... non ricordavo di aver mandato il curriculum a quest'agenzia... doh2!)
Ok. Let's start.
1. Parto venerdì 28 da Stansted, arrivo a Bergamo Orio al Serio, devo incrociare il papà di Elena che mi deve lasciare quello che Ele aveva dimenticato in Italia nella visita precedente. Ho la descrizione del babbo-Manenti, ma nessuno gli corrisponde... Finché non vedo un ragazzo con in mano un foglio e stampata c'è la mia foto con Ele!!! Una foto segnaletica per riconoscermi! E' uno dei fratelli, mi consegna la robbbba, ehehe, per la velocità con cui abbiamo effettuato la consegna, sembrava davvero contrabbando! Ci presentiamo e ci salutiamo velocemente, mi offre un passaggio a Bergamo, ma devo andare a Milano!
Esco e vedo "Orio Shuttle", ma non c'è l'autista... penso che io ho fatto il biglietto a Stansted perché il pullman partiva alle 7... caxxo, sono le 7! Allora non è quella! Mi giro e vedo il pullman Terranova (se non ricordo male), sta partendo! Zaino in spalla e scatto felino, il ragazzo che c'è sulla banchina frena l'autista e mi fa salire, lo ringrazio dicendo THANK YOU e poi mi ricordo che sono in Italia! L'autista è piuttosto sportivo e mi ricorda i bus driver della capitale inglese, solo che lui non sembra arrabbiato con nessuno. Probabilmente sogna solo di guidare a Monza. Morale della favola Aeroporto di Bergamo-Milano Stazione Centrale: 50 minuti! Mio fratello era partito prima da Pavia e praticamente siamo arrivati in contemporanea!
Cena, saluti in piazza e alla Vaccì "allergicata".
Vi vorrei descrivere le facce della Sarda e della Vaccì quando mi hanno vista... un fantasma fa lo stesso effetto??? Praticamente era come se non fossi mai partita. Che strana sensazione. I due mesi che a Londra mi erano sembrati tamto tempo, un po' per la vicenda della casa, del lavoro, un po' per la mancanza di routine, un po' per chissà cos'altro, si sono dissolti in un secondo e gli "ape-gine" di saluto sembravano robe della sera prima!
Eppure riabbracciare le persone è più bello se arrivi da un po' più lontano del solito e se non le vedi da un po' più tempo del solito.
Sabato caffè. Grazie a chi c'era e grazie della super-bomboletta spray per pulire il carpet, ancora non ho avuto tempo di testarla, ma lo farò! Un salto a Stradella e uno a Redavalle, un tour in Oltrepò non me lo sono negato.
Domenica tranquilla (anche se l'aperitivo non poteva mancare). Lunedì è cominciato il ping pong tra banca e posta per questioni burocratiche... bello il container della posta centrale! :S
Va beh, insomma, direi che in quei giorni ho fatto le commissioni. Punto.
2. Meta: Bologna. Dopo le tante promesse fatte agli sposini bolognesi di andarli a trovare, decido di farlo quando ho pochi giorni per stare in Italia... sono un genio. Ma il motivo c'è: Alice. E' nata il 1° settembre, quindi devo andare a darle il benvenuto su questo pianeta anch'io! La buon'anima di Carlotz accetta di accompagnarmi in questo tour... pensavo in un paio d'ore di viaggio di arrivare... invece ce ne mettiamo 2 e mezza abbondanti (ho saltato il cartello "Padova", "Gine, occhio, non si vede, fa attenzione", infatti... l'ho saltato). Quando arriviamo Alice ha appena finito di mangiare, ha fatto il ruttino e mamma Irene me la piazza in braccio senza timori, la bimba non fa una piega, dorme, la mamma è da qualche parte lì vicino e le basta. Noi mangiamo e lei dorme, noi chiacchieriamo e lei dorme (non l'ho sempre tenuta in braccio, tranquilli, va beh che è piccola, ma non ho due braccia così!). Poi è il turno di Carlotz. Anche lì, braccia promosse. La piccola gradisce.
Salutata Irene ci avviamo verso Bologna, piccola deviazione in centro, Torre della Garisenda e Torre dell'Asinello, piazza Maggiore e Emanuela Pierantozzi, olimpionica di judo. Giaggià, grazie all'artista Carlotz faccio questa conoscenza (perché dopo il judo la Pierantozzi mi diventa scultrice). Diciamo che ci offre da bere e non osiamo contraddirla, perché vabbè le spalle da pallanuotista di Carlotz, ma vi assicuro che il fisico della judoka incute un po' di paura!
3. Oltre al banca/posta/banca, sono riuscita a stampare un mini portfolio (che tra l'altro non ho ancora impaginato). Mercoledì partita dell'Italia (EUROBASKET FEMMINILE), davanti alla tv: io, Silvia e mio papà (a tratti, lui è di quelli "Papà vuoi vedere la partita?", "Se è bella sì"... ma io che ne so se è bella quando non è ancora cominciata?!?). Comunque non è stata bella... siamo state eliminate dalla Bielorussia (poi arrivata incredibilmente terza).
Vedi Nu perché sei il mio play preferito??? ;) Zara mi ha delusa, senza benzina da quasi subito... :(
4. Momento dei saluti, di nuovo! Silvietta mi accompagna dall'allergicata (ma già migliorante) Vaccì, poi saluto anche lei. Riesco anche ad accompagnare il babbo a comprare un nuovo cellulare (per la cronaca Enri: non rimane tutto nero lo schermo... rimane non illuminato, ma con le scritte!).
Comincio a fare le valigie. Il progetto è: siamo in 4 a viaggiare, ma i miei si fermano 5 gg, quindi 3 valigie sono per me e una per loro, tanto hanno anche i bagagli a mano. Morale: ho portato su anche la trampuntina gentilmente offerta da Boo&Sara, yes!!! c'è stato tutto... ho solo dimenticato la tavoletta ottica! Ma il canestrino campeggia in camera!
Il viaggio della family: partiamo alle 7 da casa, il volo è alle 10, a Bergamo. Peccato non aver calclato l'ora di punta della tangenziale milanese!!!
Guido io (altrimenti mi innervosisco). Coda sulla statale, coda in tangenziale. Alle 8.53 siamo alla barriera di Milano, l'agitazione in macchina era salita abbastanza... il check-in chiude 40 min prima del volo, vuol dire 9.20. Vedo l'indicazione per l'autostrada Torino-Venezia... ovviamente entro nell'ultimo casello per l'uscita di Agrate e me ne accorgo solo quando vedo 1,40 € sul display! NOOOOO deve'essere 1,80! La vocina di mio fratello dietro... "Gine, abbiamo sbagliato casello"... PORCA PALETTA! Esco ad Agrate, faccio un giro inutile, con manovra da ritiro della patente, seguendo il cartello depistante "aeroporti", rientro in coda ad Agrate, riprendiamo l'autostrada, qui si viaggia e non si può sbagliare, arriviamo davanti all'areoporto, ore 9.17 siamo al check-in, praticamente lanciamo le borse sul nastro, l'hostess ci consegna i biglietti e ci dice 9.20 all'imbarco, chiamo mio papà e gli dico di non parcheggiare perché noi stiamo passando dal via e non riesce a salutarci. Va beh, ci siamo risparmiati le fastidiose attese in aeroporto.
Saliti sull'aereo siamo sull'ala e Andrea soffre un po' il volo... in più in fase di discesa il pilota fa due o tre giri prima di scendere e il bimbo che è due file dietro di me si spazientisce e decide di lanciare il ciuccio! Una mira pazzesca, un futuro cecchino dalla linea dei 6,25, tira, colpisce il poggia testa del sedile davanti al mio (tabellone) e finisce ai miei piedi... io non ho realizzato immediatamente cosa fosse, ma quando mi sono abbassata per raccogliere l'UFO (oggetto non identificato) e ho visto essere un ciuccio... beh, non ce l'ho fatta a non ridere, mentre restituivo il proiettile alla mamma!
Atteriamo sul suolo della Regina amante del gin e porto la family a casa mia. I commenti della mamma sulla casa sono stati assenti (pessimo segnale), ma sulla camera credo che abbia valutato un 6, 6+.
Del giro turistico vi risparmio i dettagli, abbiamo visto le solite cose: National Gallery, British Museum, blablabla... però sabato siamo stati fortunati... Ele, musicista, mi aveva detto che c'era Muti che dirigeva la Chicago Synphony. Mamma e fratellino sono patiti di musica classica... il biglietto costava "solo" 65£, ma arrivando in ritardo e trovando una ragazza simpatica e gentile alla cassa succede anche che ti siedi al posto da 65£, platea, pagandone £15 e nell'intervallo ti becchi pure la sciura ottantenne o giù di lì che mio fratello conosce perché... VA ALLA MOTONAUTICA DI PAVIA!!! MA DAI!
Comunque: concerto spettacolare, io non avevo mai ascoltato qualcosa di classico dal vivo... la Chicago Synphony diretta da Muti... ora me la posso anche tirare un po'! ;) E quello stupidotto di mio papà, che adora la musica classica, è rimasto a casa!!! Mi sa che ha rosicato un po'. Anche perché (solito tatto della famiglia Ferraro) appena ho preso i biglietti la mamma ha mandato un sms al Vince "Stiamo entrando a sentire Muti" che caRRRRRina!
Altre cose: la mamma ha chiesto la chiave in hotel alla reception chiamandola DEFT, e nessuno di noi sa da dove gli è uscito DEFT. Si è bruciata la lampadina in camera e si è presentata, sempre alla reception, con un "It is no light in the bedroom", però ci è andata molto vicina, grande! Il fratellino ha ordinato qualcosa da mangiare ed è arrivato qualcos'altro. Abbiamo scoperto che lentil sono le lenticchie. Carlo non ha problemi a farsi capire nemmeno in Inghilterra, ma gli inglesi non gli sono simpatici, fa schifo come mangiano e gli fanno passare ai raggi X le scarpe in aeroporto!
5. Del lavoro ho detto tutto nel titolo/riassunto!
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