Chiamatemi San Bitter, Sant'AMARO, perché mi dispiace, lo so che vi faccio incazzare, ma in questo periodo vedo grigio, nero, non sono ottimista, le mie storie e le mie frasi hanno un retrogusto amaro... pardon, non ci posso fare nulla... Magari se la piantassi di scrivervi e cercassi dei modi per concentrarmi su come risolvere sta situazione di stallo che non mi piace, farei una buon'azione. Magari se spegnessi il PC e andassi al supermercato sotto casa a chiedere se hanno bisogno di qualcuno in magazzino, magari se la piantassi di lamentarmi, magari se mi dessi un calcio nel sedere per smuovermi da qui... magari se... magari se... ma io non ero quella che odiava i se?!?
Ciao... vado. A provare un po' di Yoga, a fare la spesa, a chiudere dei lavori, a cercarne altri, a conoscere gente, a dire sì al caffè con Sam (quello del Bus 98), a scattare foto, a venderle. Vado a cercare la Gì che devo aver perso in Leicester Square, o più probabilmente in qualche via in zona 2 o 3... Vado a rispondere al telefono, a inviare curricula, a dissotterrare l'ottimisto, perché il pessimismo mi ha dipinto di un grigio che a Londra va bene solo per le cose, le persone sono colorate. Ci abbinerò l'ascia di guerra per una sana cattiveria... Vado un po' a quel paese perché fingo di essere tornata ottimista, quando vedo ancora tutto spento... ma in fondo... GIRA LA RUOTA... GI-RA-Là! Cento! Cento! Cento! Gioco il jolly e pesco un carta, che sia quella buona o no, che ci sia un'altra mano o no, tanto questa me la devo giocare.
Bentornata a me... e speriamo che l'ovomaltina del mio pensierino serale sia produttiva per davvero. E che io non sia una DURACELL, perché per quanto possano durare prima o poi si scaricano, voglio essere una ricaricabile... e pensare che in questo periodo non ero sotto carica... ora sono attaccata alla spina, non sono al 100%, ma cominciamo a risalire un po'... sempre che un fulmine non si scarichi qui, mentre ho due dita nella presa! ;)
Ah! Il colloquio non era andato, nonostante l'entusiasmo della headhunter la mia sensazione con Tom era giusta...
Mi devo fidare di me? Mah, beh, boh... GIRA LA RUOTA... GI-RA-Là!
Mike chiedo la F di Firenze... anzi di Fortuna... e per chi sarà a FFFHIRENZE e chi no... enjoy. Gì is back in town. Cheers.
Le Kronenburg 1664 (quelle che erano rimaste dall'aperitivo con Yas) sono ancora tutte in frigo, non ho bevuto o fatto uso di sostanze stupefacenti (si scrive con la "i" o senza? scusate l'iGNoranza). Ho solo fatto due chiacchiere con chi è un po' come me, ma è al 100%.
Ps: Notizie del pupo Clerico in Gandini? Grazie.
Wednesday, 28 November 2007
Monday, 26 November 2007
Il meteo del mio umore
Sto precipitando? No, perché se sto precipitando credo che qualcuno dovrebbe dirmelo, perché a quanto pare soffro di quella malattia che non permette di essere preoccupati. O forse mi sto schiantando, perché se ho questa sensazione forse sono già vicino al suolo. I miei denti che si schiantano. Paff. Cazzo che male. Ok, sì, mi stavo schiantando, ma il caso vuole che non cadessi da molto in alto. Quindi eccomi qua: un livido sul culo e sono di nuovo in piedi. Cuore a pezzi? Far from it. Un cuore non ce l'ho più. L'ho chiuso in cassaforte 12 anni fa e ho buttato la chiave. Così non faccio male a nessuno e provo a non provare. Niente.
Sono anni che vedo la luce in fondo al tunnel, ma la fine del tunnel non si avvicina. E' come se fosse tutto ok, anche al buio. Ma è come se il "tutto ok" fosse uguale a "è una merda". Insomma, come se non ci fosse differenza.
Sono tante le cose che so, almeno l'1% di quello che non so. Sono una persona che confondono per colta, sono solo un po' intelligente.
Ammalio la gente con utopie idealiste adatte ad un'altra epoca, sogno imprese eroiche, voglio cambiare il mondo. Poi una mattina mi sveglio, leggo la mail del commercialista e realizzo che sono alle cozze, che le utopie non reggono i conti in banca, che gli eroi diventano tali per caso e che il mondo si cambia da solo, quasi sempre in peggio. Mi addormento ottimista e mi sveglio col cinismo a guidarmi verso la ricerca del mio lato cattivo. Vi confesso che ho fatto fatica a trovarlo, non ci parlavo da quando, per una frazione di secondo, mi ha fatto pensare che avrei potuto eliminare il mio fratellino con un portacenere fatto con qualche chilo di vetro. Allora ero adolescente, andavo a scuola e qualsiasi cosa mi faceva incazzare. Oggi sono quasi ai 30, non vado più a scuola, non lavoro, e da oggi non mi incazzo più. Fino ad ora ho ascoltato e dispensato consigli, spesso a vanvera, ma l'ho fatto con molto stile. In fondo penso pure che i miei consigli fossero buoni, ma non ho mai testato sulla mia pelle, sempre per la faccenda della cassaforte senza chiave o combinazione di cui sopra. Ciò che è stato non sarà più. Se è vero che non potremmo valutare il bene in assenza del male, dev'essere anche vero che non si conosce se stessi se non si testa il proprio lato oscuro. E allora sia. Da oggi vivo con lui, con il mio lato oscuro. Andremo in giro a braccetto e mi lascerò guidare. Non mi alzerò sull'autobus per lasciare il posto a qualche barcollante vecchietta in preda ad esercizi che la fanno sembrare una surfista sulla tavola, solo perché l'autista è un pazzo furioso che ha fretta di tirare sotto i turisti pur di arrivare in rimessa e andare a casa per il Sunday Roast.
Spiderman viene morso da un ragno velenoso e geneticamente modificato e diventa un eroe. Io mi sveglio con una mail del commercialista, non ho un giorno di ordinaria follia, ma divento criminale.
Sono anni che vedo la luce in fondo al tunnel, ma la fine del tunnel non si avvicina. E' come se fosse tutto ok, anche al buio. Ma è come se il "tutto ok" fosse uguale a "è una merda". Insomma, come se non ci fosse differenza.
Sono tante le cose che so, almeno l'1% di quello che non so. Sono una persona che confondono per colta, sono solo un po' intelligente.
Ammalio la gente con utopie idealiste adatte ad un'altra epoca, sogno imprese eroiche, voglio cambiare il mondo. Poi una mattina mi sveglio, leggo la mail del commercialista e realizzo che sono alle cozze, che le utopie non reggono i conti in banca, che gli eroi diventano tali per caso e che il mondo si cambia da solo, quasi sempre in peggio. Mi addormento ottimista e mi sveglio col cinismo a guidarmi verso la ricerca del mio lato cattivo. Vi confesso che ho fatto fatica a trovarlo, non ci parlavo da quando, per una frazione di secondo, mi ha fatto pensare che avrei potuto eliminare il mio fratellino con un portacenere fatto con qualche chilo di vetro. Allora ero adolescente, andavo a scuola e qualsiasi cosa mi faceva incazzare. Oggi sono quasi ai 30, non vado più a scuola, non lavoro, e da oggi non mi incazzo più. Fino ad ora ho ascoltato e dispensato consigli, spesso a vanvera, ma l'ho fatto con molto stile. In fondo penso pure che i miei consigli fossero buoni, ma non ho mai testato sulla mia pelle, sempre per la faccenda della cassaforte senza chiave o combinazione di cui sopra. Ciò che è stato non sarà più. Se è vero che non potremmo valutare il bene in assenza del male, dev'essere anche vero che non si conosce se stessi se non si testa il proprio lato oscuro. E allora sia. Da oggi vivo con lui, con il mio lato oscuro. Andremo in giro a braccetto e mi lascerò guidare. Non mi alzerò sull'autobus per lasciare il posto a qualche barcollante vecchietta in preda ad esercizi che la fanno sembrare una surfista sulla tavola, solo perché l'autista è un pazzo furioso che ha fretta di tirare sotto i turisti pur di arrivare in rimessa e andare a casa per il Sunday Roast.
Spiderman viene morso da un ragno velenoso e geneticamente modificato e diventa un eroe. Io mi sveglio con una mail del commercialista, non ho un giorno di ordinaria follia, ma divento criminale.
Thursday, 15 November 2007
Nero fumo di Londra
Vista la memoria da elefante che mi ritrovo credo che dimenticherò un po' di cose da raccontare, ma come dico sempre: se le ho dimenticate non erano importanti!
Cominciamo dall'inizio: finalmente una headhunter mi ha richiamato quando ha detto che l'avrebbe fatto. Colloquio di lavoro fissato per il 12 novembre. Prima però il sabato: arriva la mia prima ospite extra-familiare a Londra: Patty. Si aggiudica il trofeo "1° ospite in Brondesbury Park"!
L'arrivo è buono, anche se si è bruciata la lampadina in bagno (e ancora non l'abbiamo cambiata, mi ricorda qualcosa... eheh).
Nostro primo impegno è per la domenica mattina: recuperare i pass per l'ingresso alla fiera WTM per il nostro cliente che arriverà la mattina successiva e fissare lo stand all'interno dello spazio Tanzania. Ci tranquillizzano: arrivate là, chiedete di Mr Malogo, ritirate i pass e piazzate un foglio con il nostro nome sul tavolo. Che volete che sia? Apre alle 10, per le 11.30 possiamo essere in centro a fare le turiste... aaaahhhh uuèèè!
Arriviamo alla reception alle 10.30, non esiste nessuno dei 5 nomi che dovevano essere registrati, ma Mr Malogo è registrato. Entriamo lo stesso, di sgamo, ci presentiamo allo spazio della Tanzania, chiediamo di Mr Malogo che di nome scopriamo fare Deogratias (no comment), non arriva prima di mezzogiorno e inoltre ci dicono che la riunione per assegnare gli stand è alle 14.30. Iniziamo bene.
Vaghiamo un po', usciamo, andiamo a prenderci un panino, rientriamo per mangiare su una panchina all'interno della fiera, vicino ai bagni (fuori vento gelido), finito di mangiare scopriamo che dietro la parete c'era lo spazio free per sedersi, mangiare e farsi i fatti propri (no comment 2). Ci ripresentiamo allo spazio Tanzania, Mr Deogratias è arrivato, noi non siamo nella sua lista, ci trova dopo un'ora di ricerca, ci dice "No problem, you paid, no problem". Ok, quindi lui andrà a ritirare i pass, noi attendiamo l'assegnazione degli stand, che funziona come la tombola, ci mancano solo le schede e i fagioli, ma a un certo punto Patty chiama trionfalmente BINGO! quando per 40° o giù di lì ci chiamano, scegliamo il tavolo 23. Ora ultima mission: recuperare questi benedetti pass da Mr Deo... non ce li ha! Dobbiamo seguirlo (siamo 5/6 persone)... scusate ma a questo punto mi è scappato di canticchiare "I will follow him, follow him wherever he may goooo...", capitemi... dovevamo seguire Diooooo! :S Ci mancava poco che partisse il musical Sister Act!
Arriviamo al punto di partenza: la reception dei badges. Il caso vuole che ribecchiamo il tipo della mattina (ora sono le 16), gentile, si sbatte di nuovo, ma non siamo nel sistema, quindi NON ESISTIAMO, chiama la sua responsabile, che controlla le carte e chiama a sua volta la sua responsabile... Alla fine ci troviamo davanti la BOSS. Deo non si spiega, ma si rivolge a me continuando con la sua cantilena "No problem, I know you paid", alla seconda volta che me lo dice gli rispondo che ho capito che lo sa, ma loro no, quindi prendo in mano la situazione e alla fine ci fanno 3 badges e possiamo andarcene. Dopo "solo" 8 ore di sbattimenti... e se fossimo rimaste altri 5 minuti credo che Patty avrebbe sbranato Mr Deogratias Malogo, l'essere con un nome da divinità africana di Zanzibar e il comportamento da totem, che è riuscito a chiederle "Are you comfortable?", ma sei scemo?!?
Usciamo che è già buio e ci dirigiamo in centro. Vaghiamo da turiste, incontriamo Ele in Leicester Square, dove stanno passando Angelina Jolie e Brad Pitt per la prima europea di Beowulf. Non li abbiamo visti, troppa folla e poca voglia di buttarcisi in mezzo. Andiamo a cena in un ristorante cinese dove i camerieri hanno un attimino fretta: all'ultimo sorso di birra Ele non ha fatto tempo ad appoggiare il bicchiere che gliel'hanno tolto! E ci hanno pure levato la tovaglia mentre eravamo a tavola. Niente mancia, ovviamente.
La mattina successiva puntiamo alla fiera, entriamo con i badges (non a nostro nome), poi ci presentiamo all'entrata per darli ai legittimi proprietari, giro veloce e poi il programma della giornata prevede il mio colloquio in quel di Chelsea. Sono vestita da colloquio SMART-CASUAL: pantaloni regalati da Ele, camicia e scarpe mie, maglione, cappotto e sciarpa di Patty, beh, meno male che è venuta a trovarmi!!! :)
Appena fuori dalla fiera di fronte a noi si staglia una colonna di fumo nero parecchio imponente che dopo qualche minuto ci oscura il cielo. Diciamo che non capivo da che parte era "la fonte" e quindi un po' di preoccupazione l'ho avuta.
Scopriremo il giorno dopo che è bruciato un sito per i lavori delle Olimpiadi del 2012, ma non si conosce la causa.
Comunque è presto, c'è tutto il tempo per cercare il posto del colloquio e mangiare qualcosa... peccato che il posto lo troverò alle 15.20 (colloquio 15.30), quindi giusto per un pelo. Tom che mi "colloquia" è figo, scazzato come piace a me, sportivo, semi-spettinato, alto, biondiccio e occhi azzurri (quando l'ho visto ho pensato:"speriamo di non dover parlare con lui, che già sono in ansia per il colloquio in sè!"). Fuori di lì la sensazione non era delle migliori sull'esito. Colloquio molto molto tecnico, videoregistrato (!!!). Vi saprò dire.
Per la cronaca: continuo a tenere sotterrato l'ottimismo e sto cercando di gestire l'ascia di guerra... Pa(r)re funzionare.
Cominciamo dall'inizio: finalmente una headhunter mi ha richiamato quando ha detto che l'avrebbe fatto. Colloquio di lavoro fissato per il 12 novembre. Prima però il sabato: arriva la mia prima ospite extra-familiare a Londra: Patty. Si aggiudica il trofeo "1° ospite in Brondesbury Park"!
L'arrivo è buono, anche se si è bruciata la lampadina in bagno (e ancora non l'abbiamo cambiata, mi ricorda qualcosa... eheh).
Nostro primo impegno è per la domenica mattina: recuperare i pass per l'ingresso alla fiera WTM per il nostro cliente che arriverà la mattina successiva e fissare lo stand all'interno dello spazio Tanzania. Ci tranquillizzano: arrivate là, chiedete di Mr Malogo, ritirate i pass e piazzate un foglio con il nostro nome sul tavolo. Che volete che sia? Apre alle 10, per le 11.30 possiamo essere in centro a fare le turiste... aaaahhhh uuèèè!
Arriviamo alla reception alle 10.30, non esiste nessuno dei 5 nomi che dovevano essere registrati, ma Mr Malogo è registrato. Entriamo lo stesso, di sgamo, ci presentiamo allo spazio della Tanzania, chiediamo di Mr Malogo che di nome scopriamo fare Deogratias (no comment), non arriva prima di mezzogiorno e inoltre ci dicono che la riunione per assegnare gli stand è alle 14.30. Iniziamo bene.
Vaghiamo un po', usciamo, andiamo a prenderci un panino, rientriamo per mangiare su una panchina all'interno della fiera, vicino ai bagni (fuori vento gelido), finito di mangiare scopriamo che dietro la parete c'era lo spazio free per sedersi, mangiare e farsi i fatti propri (no comment 2). Ci ripresentiamo allo spazio Tanzania, Mr Deogratias è arrivato, noi non siamo nella sua lista, ci trova dopo un'ora di ricerca, ci dice "No problem, you paid, no problem". Ok, quindi lui andrà a ritirare i pass, noi attendiamo l'assegnazione degli stand, che funziona come la tombola, ci mancano solo le schede e i fagioli, ma a un certo punto Patty chiama trionfalmente BINGO! quando per 40° o giù di lì ci chiamano, scegliamo il tavolo 23. Ora ultima mission: recuperare questi benedetti pass da Mr Deo... non ce li ha! Dobbiamo seguirlo (siamo 5/6 persone)... scusate ma a questo punto mi è scappato di canticchiare "I will follow him, follow him wherever he may goooo...", capitemi... dovevamo seguire Diooooo! :S Ci mancava poco che partisse il musical Sister Act!
Arriviamo al punto di partenza: la reception dei badges. Il caso vuole che ribecchiamo il tipo della mattina (ora sono le 16), gentile, si sbatte di nuovo, ma non siamo nel sistema, quindi NON ESISTIAMO, chiama la sua responsabile, che controlla le carte e chiama a sua volta la sua responsabile... Alla fine ci troviamo davanti la BOSS. Deo non si spiega, ma si rivolge a me continuando con la sua cantilena "No problem, I know you paid", alla seconda volta che me lo dice gli rispondo che ho capito che lo sa, ma loro no, quindi prendo in mano la situazione e alla fine ci fanno 3 badges e possiamo andarcene. Dopo "solo" 8 ore di sbattimenti... e se fossimo rimaste altri 5 minuti credo che Patty avrebbe sbranato Mr Deogratias Malogo, l'essere con un nome da divinità africana di Zanzibar e il comportamento da totem, che è riuscito a chiederle "Are you comfortable?", ma sei scemo?!?
Usciamo che è già buio e ci dirigiamo in centro. Vaghiamo da turiste, incontriamo Ele in Leicester Square, dove stanno passando Angelina Jolie e Brad Pitt per la prima europea di Beowulf. Non li abbiamo visti, troppa folla e poca voglia di buttarcisi in mezzo. Andiamo a cena in un ristorante cinese dove i camerieri hanno un attimino fretta: all'ultimo sorso di birra Ele non ha fatto tempo ad appoggiare il bicchiere che gliel'hanno tolto! E ci hanno pure levato la tovaglia mentre eravamo a tavola. Niente mancia, ovviamente.
La mattina successiva puntiamo alla fiera, entriamo con i badges (non a nostro nome), poi ci presentiamo all'entrata per darli ai legittimi proprietari, giro veloce e poi il programma della giornata prevede il mio colloquio in quel di Chelsea. Sono vestita da colloquio SMART-CASUAL: pantaloni regalati da Ele, camicia e scarpe mie, maglione, cappotto e sciarpa di Patty, beh, meno male che è venuta a trovarmi!!! :)
Appena fuori dalla fiera di fronte a noi si staglia una colonna di fumo nero parecchio imponente che dopo qualche minuto ci oscura il cielo. Diciamo che non capivo da che parte era "la fonte" e quindi un po' di preoccupazione l'ho avuta.
Scopriremo il giorno dopo che è bruciato un sito per i lavori delle Olimpiadi del 2012, ma non si conosce la causa.
Comunque è presto, c'è tutto il tempo per cercare il posto del colloquio e mangiare qualcosa... peccato che il posto lo troverò alle 15.20 (colloquio 15.30), quindi giusto per un pelo. Tom che mi "colloquia" è figo, scazzato come piace a me, sportivo, semi-spettinato, alto, biondiccio e occhi azzurri (quando l'ho visto ho pensato:"speriamo di non dover parlare con lui, che già sono in ansia per il colloquio in sè!"). Fuori di lì la sensazione non era delle migliori sull'esito. Colloquio molto molto tecnico, videoregistrato (!!!). Vi saprò dire.
Per la cronaca: continuo a tenere sotterrato l'ottimismo e sto cercando di gestire l'ascia di guerra... Pa(r)re funzionare.
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My life in London
Thursday, 8 November 2007
Thursday, 1 November 2007
a cup of tea
Su bbc4 c'è Genius of photography... ma io non vedo bbc4... quindi niente Genius of Photography.
E per la cronaca sono qui da 3 mesi, non da 3 anni, quindi niente colloquio con un certo Andy della Paramount Recruitment.
Però in un IQ Test, giochino trovato online, ho totalizzato 151 e mi consigliavano di contattare http://www.mensa.org/ ... e nell'homepage si legge: "forum for intellectual exchange among members", allora faccio un altro IQ Test e mi esce 124, punteggio piuttosto alto... ho pensato che quasi quasi metto questi nel curriculum... li spaccio come attestati da genio e magari quando mi chiamano non pretendono una conversazione lunga e in inglese fluente... non le faccio in italiano le conversazioni lunghe al telefono, figuriamoci in inglese!
By the way, l'autostima è stata parzialmente riparata dal giochino dello pseudo test d'intelligenza fatto su internet, che sappiamo tutti quanto vale... 0.
L'aggiornamento da qui non è molto rinfrancante... sono in stallo. 3 mesi e 0 colloqui di lavoro. Vado meglio con le telefonate. Dopo la tizia della BBC col mal di gola non ho più avuto grossi problemi di comprensione, anche se non è che capisco proprio tutto tutto... La radio è il miglior allenamento in questo momento. Così la mattina mi sveglio e mi sintonizzo su BBC1. L'unico strappo alla regola sono Linus e Nicola e Pinocchio su deejay... So che non va bene, perché mi tiene un piede in Italia. Ma dicono cose interessanti. Anche se ho scoperto che ieri era l'anniversario della scomparsa di Udinì e ne parlavano sia su deejay che sulla BBC!
Tornando a cose serie: ieri ho glissato Halloween a Londra... mi era venuta l'idea di andare a fare un giro in centro con la mia Canon... ma alla fine ho rinunciato... sarà l'inverno che arriva, sarà che non sono un mostro di socievolezza, sarà che ero da sola, va a finire che sto facendo l'orso.
Però se capitate da queste parti, per favore, fateci caso... Ascoltate quando dicono "a cup of tea"... lo dicono TUTTOATTACCATO acapoftìì, con l'accento sulla ì... bah, sembra una parola sola... "Du iu uant ACAPOFTìì?" eheh.
Va beh, direi che non avendo novità consistenti da raccontare, non mi dilungo oltre.
I soliti saluti inglesi... e alla faccia delle dicerie... da voi ha piovuto un po'... qui ZERO! :p
E per la cronaca sono qui da 3 mesi, non da 3 anni, quindi niente colloquio con un certo Andy della Paramount Recruitment.
Però in un IQ Test, giochino trovato online, ho totalizzato 151 e mi consigliavano di contattare http://www.mensa.org/ ... e nell'homepage si legge: "forum for intellectual exchange among members", allora faccio un altro IQ Test e mi esce 124, punteggio piuttosto alto... ho pensato che quasi quasi metto questi nel curriculum... li spaccio come attestati da genio e magari quando mi chiamano non pretendono una conversazione lunga e in inglese fluente... non le faccio in italiano le conversazioni lunghe al telefono, figuriamoci in inglese!
By the way, l'autostima è stata parzialmente riparata dal giochino dello pseudo test d'intelligenza fatto su internet, che sappiamo tutti quanto vale... 0.
L'aggiornamento da qui non è molto rinfrancante... sono in stallo. 3 mesi e 0 colloqui di lavoro. Vado meglio con le telefonate. Dopo la tizia della BBC col mal di gola non ho più avuto grossi problemi di comprensione, anche se non è che capisco proprio tutto tutto... La radio è il miglior allenamento in questo momento. Così la mattina mi sveglio e mi sintonizzo su BBC1. L'unico strappo alla regola sono Linus e Nicola e Pinocchio su deejay... So che non va bene, perché mi tiene un piede in Italia. Ma dicono cose interessanti. Anche se ho scoperto che ieri era l'anniversario della scomparsa di Udinì e ne parlavano sia su deejay che sulla BBC!
Tornando a cose serie: ieri ho glissato Halloween a Londra... mi era venuta l'idea di andare a fare un giro in centro con la mia Canon... ma alla fine ho rinunciato... sarà l'inverno che arriva, sarà che non sono un mostro di socievolezza, sarà che ero da sola, va a finire che sto facendo l'orso.
Però se capitate da queste parti, per favore, fateci caso... Ascoltate quando dicono "a cup of tea"... lo dicono TUTTOATTACCATO acapoftìì, con l'accento sulla ì... bah, sembra una parola sola... "Du iu uant ACAPOFTìì?" eheh.
Va beh, direi che non avendo novità consistenti da raccontare, non mi dilungo oltre.
I soliti saluti inglesi... e alla faccia delle dicerie... da voi ha piovuto un po'... qui ZERO! :p
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