Thursday 15 November 2007

Nero fumo di Londra

Vista la memoria da elefante che mi ritrovo credo che dimenticherò un po' di cose da raccontare, ma come dico sempre: se le ho dimenticate non erano importanti!
Cominciamo dall'inizio: finalmente una headhunter mi ha richiamato quando ha detto che l'avrebbe fatto. Colloquio di lavoro fissato per il 12 novembre. Prima però il sabato: arriva la mia prima ospite extra-familiare a Londra: Patty. Si aggiudica il trofeo "1° ospite in Brondesbury Park"!
L'arrivo è buono, anche se si è bruciata la lampadina in bagno (e ancora non l'abbiamo cambiata, mi ricorda qualcosa... eheh).
Nostro primo impegno è per la domenica mattina: recuperare i pass per l'ingresso alla fiera WTM per il nostro cliente che arriverà la mattina successiva e fissare lo stand all'interno dello spazio Tanzania. Ci tranquillizzano: arrivate là, chiedete di Mr Malogo, ritirate i pass e piazzate un foglio con il nostro nome sul tavolo. Che volete che sia? Apre alle 10, per le 11.30 possiamo essere in centro a fare le turiste... aaaahhhh uuèèè!
Arriviamo alla reception alle 10.30, non esiste nessuno dei 5 nomi che dovevano essere registrati, ma Mr Malogo è registrato. Entriamo lo stesso, di sgamo, ci presentiamo allo spazio della Tanzania, chiediamo di Mr Malogo che di nome scopriamo fare Deogratias (no comment), non arriva prima di mezzogiorno e inoltre ci dicono che la riunione per assegnare gli stand è alle 14.30. Iniziamo bene.
Vaghiamo un po', usciamo, andiamo a prenderci un panino, rientriamo per mangiare su una panchina all'interno della fiera, vicino ai bagni (fuori vento gelido), finito di mangiare scopriamo che dietro la parete c'era lo spazio free per sedersi, mangiare e farsi i fatti propri (no comment 2). Ci ripresentiamo allo spazio Tanzania, Mr Deogratias è arrivato, noi non siamo nella sua lista, ci trova dopo un'ora di ricerca, ci dice "No problem, you paid, no problem". Ok, quindi lui andrà a ritirare i pass, noi attendiamo l'assegnazione degli stand, che funziona come la tombola, ci mancano solo le schede e i fagioli, ma a un certo punto Patty chiama trionfalmente BINGO! quando per 40° o giù di lì ci chiamano, scegliamo il tavolo 23. Ora ultima mission: recuperare questi benedetti pass da Mr Deo... non ce li ha! Dobbiamo seguirlo (siamo 5/6 persone)... scusate ma a questo punto mi è scappato di canticchiare "I will follow him, follow him wherever he may goooo...", capitemi... dovevamo seguire Diooooo! :S Ci mancava poco che partisse il musical Sister Act!
Arriviamo al punto di partenza: la reception dei badges. Il caso vuole che ribecchiamo il tipo della mattina (ora sono le 16), gentile, si sbatte di nuovo, ma non siamo nel sistema, quindi NON ESISTIAMO, chiama la sua responsabile, che controlla le carte e chiama a sua volta la sua responsabile... Alla fine ci troviamo davanti la BOSS. Deo non si spiega, ma si rivolge a me continuando con la sua cantilena "No problem, I know you paid", alla seconda volta che me lo dice gli rispondo che ho capito che lo sa, ma loro no, quindi prendo in mano la situazione e alla fine ci fanno 3 badges e possiamo andarcene. Dopo "solo" 8 ore di sbattimenti... e se fossimo rimaste altri 5 minuti credo che Patty avrebbe sbranato Mr Deogratias Malogo, l'essere con un nome da divinità africana di Zanzibar e il comportamento da totem, che è riuscito a chiederle "Are you comfortable?", ma sei scemo?!?
Usciamo che è già buio e ci dirigiamo in centro. Vaghiamo da turiste, incontriamo Ele in Leicester Square, dove stanno passando Angelina Jolie e Brad Pitt per la prima europea di Beowulf. Non li abbiamo visti, troppa folla e poca voglia di buttarcisi in mezzo. Andiamo a cena in un ristorante cinese dove i camerieri hanno un attimino fretta: all'ultimo sorso di birra Ele non ha fatto tempo ad appoggiare il bicchiere che gliel'hanno tolto! E ci hanno pure levato la tovaglia mentre eravamo a tavola. Niente mancia, ovviamente.
La mattina successiva puntiamo alla fiera, entriamo con i badges (non a nostro nome), poi ci presentiamo all'entrata per darli ai legittimi proprietari, giro veloce e poi il programma della giornata prevede il mio colloquio in quel di Chelsea. Sono vestita da colloquio SMART-CASUAL: pantaloni regalati da Ele, camicia e scarpe mie, maglione, cappotto e sciarpa di Patty, beh, meno male che è venuta a trovarmi!!! :)
Appena fuori dalla fiera di fronte a noi si staglia una colonna di fumo nero parecchio imponente che dopo qualche minuto ci oscura il cielo. Diciamo che non capivo da che parte era "la fonte" e quindi un po' di preoccupazione l'ho avuta.
Scopriremo il giorno dopo che è bruciato un sito per i lavori delle Olimpiadi del 2012, ma non si conosce la causa.

Comunque è presto, c'è tutto il tempo per cercare il posto del colloquio e mangiare qualcosa... peccato che il posto lo troverò alle 15.20 (colloquio 15.30), quindi giusto per un pelo. Tom che mi "colloquia" è figo, scazzato come piace a me, sportivo, semi-spettinato, alto, biondiccio e occhi azzurri (quando l'ho visto ho pensato:"speriamo di non dover parlare con lui, che già sono in ansia per il colloquio in sè!"). Fuori di lì la sensazione non era delle migliori sull'esito. Colloquio molto molto tecnico, videoregistrato (!!!). Vi saprò dire.
Per la cronaca: continuo a tenere sotterrato l'ottimismo e sto cercando di gestire l'ascia di guerra... Pa(r)re funzionare.

2 comments:

Ester. Donna, mamma e molto altro said...

letto nella news letter quello che hai appena pubblicato...

riesuma l'ottimismo!!!

su su il sostegno da qua non manca!


W GINE!!!!!!!!!!!!!!!

ginez said...

eheh, sono una sportiva, e in quanto tale finta-scaramantica... il pessimo ha portato bene... avevo bisogno di una svolta. Da qui si spiega la condizione di sotterramento del mio ottimismo. Per ora resta dov'è. Forse ce l'ho scolpito nel carattere, ma per un po' lo terrò nascosto! ;)